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Mantova possiede una grande quantità di cartoline che la ritraggono, pubblicate tra la fine dell'Ottocento e gli anni Trenta del Novecento. Attraverso una formidabile collezione di inediti Mauro Giordani propone un percorso di visita della Mantova di inizio Novecento, una città incantata, che già nei primi decenni del secolo ha subìto profonde trasformazioni. Fino ad allora il perimetro era rimasto quello del ducato gonzaghesco: i laghi, le mura, le porte e la fossa magistrale. Le immagini del volume ci mostrano una città radicalmente diversa: lo skyline sui laghi con il vecchio ponte di San Giorgio e le fortificazioni. Le mura e le antiche porte non ancora demolite. Il Rio ancora completamente scoperto. Palazzi e chiese oggi sparite per far posto alla modernità. E poi ci sono i mantovani, a piedi o in carrozza, di ceto popolare o benestanti. È "un romanzo per immagini che non è mai stato scritto", come scrive Davide Bregola. C'è dunque tanta Mantova scomparsa in queste immagini, ma le cartoline ci raccontano un tessuto artigianale fatto di stampatori e fotografi, con nomi che sono entrati nella memoria cittadina e italiana.